Piccolo Burrone
Piccolo Burrone
Valle degli elfi (PT)
Numero di abitanti stabili: 2 persone
Anno di fondazione: 1981
Aperti a nuovi membri: sì
Accolgono volontari: sì
Accolgono visitatori: sì
Piccolo Burrone — Tra capre, stagioni e memoria viva del bosco
Piccolo Burrone nasce all’inizio degli anni ’80, nel cuore dell’Appennino, come uno dei primi germogli del mondo elfico. Seconda comunità a formarsi dopo Gran Burrone, è il frutto di una scelta radicale e visionaria: quella di creare, fuori dalle logiche della città e della politica, una società parallela fatta di condivisione, semplicità e contatto diretto con la terra.
Un tempo abitata da una trentina di persone, oggi Piccolo attraversa un momento di transizione: due abitanti custodiscono con cura la vita del villaggio, in attesa di nuove energie. Nonostante le fluttuazioni numeriche, lo spirito del luogo resta intatto, nutrito ogni giorno da gesti antichi e necessari.
La pastorizia, con le sue capre e i suoi ritmi, è il cuore pulsante di Piccolo Burrone. Intorno a essa ruota tutto: dalla produzione di formaggi agli scambi con le comunità vicine, fino alla cura quotidiana delle stalle, del fieno raccolto a mano, delle strutture in pietra che richiedono mani pazienti e continue riparazioni. Accanto all’allevamento, l’orto garantisce autosufficienza alimentare e una vita slegata dai consumi del fondovalle.
Senza allaccio alla rete elettrica né gas, la comunità vive in totale autonomia, raccogliendo la legna, custodendo le risorse, ascoltando le stagioni come guide. Le giornate sono scandite da lavori fisici, silenzi e convivialità con chi passa, da un tempo lento che porta ad abitare pienamente ogni gesto.
Oggi il desiderio è quello di rinnovare le stalle. Il progetto è ambizioso, ma chi vive a Piccolo non ha smesso di sognare, anche ora che sono in due: «I progetti sono gli stessi di quando, fino a pochi mesi fa, eravamo in sette», raccontano. Cambiano le forze, non la visione.
L’accoglienza è parte della vita del villaggio. Piccolo apre le sue porte a chi desidera aiutare, camminare insieme, apprendere e offrire, in particolare da primavera fino al tempo delle castagne. Anche una breve visita può diventare uno scambio profondo: una spesa condivisa, un po’ di pasta per la comune, una mano in più per il fieno. Nessuna formalità, solo relazioni che si costruiscono nel fare.
Piccolo Burrone è un luogo un po’ nascosto nel bosco, visibile solo a chi osserva con attenzione. Un luogo dove la montagna parla e la storia si sente ancora respirare tra i muri di pietra. Un tempo rifugio per molti, oggi attende di essere nuovamente scelto, abitato, ascoltato.